Raffaele Gaito - Italian Blogger and Growth Hacker

Raffaele Gaito (RaffaeleGaito.com) is one of the first and most known Italian Growth Hackers. He created well known communities, lists and groups for Italian Marketers like the "Italian Products" on ProductHunt.

🇮🇹  Today we are interviewing him in Italian language. 🇮🇹

D: Da quando hai iniziato ad utilizzare i branded link?
R: Ho usato Rebrandly praticamente dal giorno in cui è stato lanciato. Fin da subito ho capito che era un servizio con una marcia in più e che mi avrebbe fatto fare il salto di qualità rispetto ai semplici servizi di url shortening che c'erano in giro.

D: Quale dominio hai scelto per la tua attività e perché?
R: Ho optato per un raffaele.link perché curo molto il mio personal branding. Affiancando alla mia attività di consulente anche molto blogging e public speaking, essere riconoscibile online è importante. E ti posso assicurare che mandare in giro un link come raffaele.link/qualcosa fa molto più branding di un tinyurl.com/xyz

D: Perché i branded link sono importanti per la tua attività?
R: Mi occupo di parecchie cose. Sono un consulente sul digitale a 360 gradi con un occhio di riguardo al mondo del growth hacking. Porto avanti sia progetti personali che per vari clienti. A tutto questo poi affianco una fitta attività di blogging.
I branded link si incastrano alla perfezione in tutte le attività che svolgo, sia personali che per terzi, affiancando agli aspetti di shortening e analytics (fondamentali nel lavoro di un Growth Hacker) quello di branding che per una figura pubblica come me non sono da sottovalutare.

D: Che intendi con "affiancare agli aspetti di shortening e analytic anche quello di branding"? Ci fai qualche esempio?
R: Di esempi ne avrei tantissimi, ma te ne posso citare un paio molto recenti per pescare da casi reali.

      1. Tra le mie tante attività, ho anche diversi corsi online su tematiche legate al digitale. Anche in questo caso, generare un link diverso per ogni piattaforma mi permette contemporaneamente di tracciare le sorgenti di traffico e di creare link di cui l'utente può "fidarsi". Ho notato che le persone sono molto più inclini a cliccare qualcosa tipo Raffaele.link/Growth-Hacking-Corso-FREE e non goo.gl/1234abcd

      2. Ho anche una newsletter che parla di business e digitale legata al mio blog. Ogni volta che mando una promozione speciale alla mia newsletter genero dei link "parlanti" già nell'url. Quindi, ad esempio, invece di un generico bit.ly/abcd1234 ricevi un Raffaele.link/linkedin-BlackFriday che, oltre ad essere chiaro sul contenuto, valorizza l'utente che lo riceve. Quasi a dire "questo è uno sconto solo per te!".

 

Ti è piaciuta l'intervista con Raffaele? Si? Allora non puoi perderti la sua guida al Growth Hacking: cosa è, come funziona e come iniziare.

 

 

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